Il decadentismo

Pubblicato da: Daniela il 20/06/2016

Il Decadentismo, che si può considerare come la fase estrema del moto romantico, ebbe la sua concreta origine e la sua prima manifestazione letteraria in Francia, dove si sviluppò in aperta polemica con la letteratura naturalistica, diffondendosi poi nelle altre nazioni europee (fine ‘800 – primi ‘900).

Il complesso movimento culturale del Decadentismo si può considerare –nei suoi caratteri generali- come lo svolgimento e, contemporaneamente, la crisi dell’idealismo e del soggettivismo romantico. Anche la civiltà spirituale del Decadentismo si manifesta nel campo del pensiero e della vita morale come un’inquieta e sempre più accentuata sfiducia nelle forze della ragione, che assume le forme di una vera e propria crisi esistenziale:

•Esasperazione dell’individualismo e dell’egocentrismo;

•Visione pessimistica del mondo e della vita umana: una società che vede sgretolarsi i propri valori, la spersonalizzazione degli individui;

•Polemica contro il positivismo: scienza e ragione non sono strumenti di conoscenza adatti, la vera essenza del reale non è percepibile dai sensi, ma solo per intuizione;

•Scoperta dell’inconscio e del subcosciente;

•Tormentoso senso della solitudine e del mistero.

E’ opportuno precisare che l’arte del Decadentismo -nelle sue complesse e contraddittorie esperienze- rappresenta senza dubbio la crisi della civiltà e della società europea tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento; ma rappresenta anche, in un certo senso, la coscienza e la denuncia di questa profonda crisi esistenziale.

Uno dei più rilevanti caratteri dell’arte decadente è da vedere, appunto, nello straordinario raffinamento della tecnica e dei mezzi espressivi: la parola, negli esempi più originali e qualificanti dell’arte decadente, tende a sottrarsi ad ogni vincolo di natura logica e concettuale per risolversi nell’incanto lirico di una pura suggestione fonica e musicale:

•Nuova esperienza metrica del verso libero;

•Significativo ricorso al linguaggio simbolico;

•Senso della poesia come illuminazione e folgorazione lirica.

L’atteggiamento dei poeti decadenti è apparentemente presuntuoso, in realtà il loro atteggiamento è dovuto ad una reazione della nascente società di massa e della nascente cultura di massa, cultura che offriva al pubblico prodotti anche culturali tutti uguali fatti quasi in serie, mentre il poeta decadente rifiuta questa massa e al contrario si vuole differenziare, vuole differenziare la proprio arte dall’ arte borghese perché vuole difendere l’arte.

Crisi – decadenza dei valori morali e civili della letteratura del Romanticismo.

Nel Le bateau ivre (1871) di Rimbaud è questa stessa parola poetica che affronta il mare aperto nella libertà più assoluta, è il poeta stesso che cerca di dare voce ai fantasmi del proprio inconscio e che alla fine desiste, rifugiandosi nella più nota “acqua d’Europa”, rinunciando al mare tempestoso per “la pozzanghera nera e fredda”. Può essere considerato manifesto della poetica simbolista – decadentista.

Il battello ebbro di Rimbaud: manifesto della poetica decadentista.

Manifesto sta per dichiarazione di intenti.

Poetica indica il modo di intendere la propria arte (il progetto artistico di un autore).