Giovanni Pascoli: le opere

Pubblicato da: Daniela il 20/06/2016

Myricae (1891 – prima edizione; 1903 – edizione definitiva)

Il nome della raccolta deriva dalle tamerici, una pianta arbusto umile.

Dedicata al padre. I temi dominanti: campagna, memorie familiari, morte.

Stilisticamente: predominio della paratassi e abolizione dei nessi logici.

La novità di questa raccolta è lo spostamento d’attenzione sulle cose semplici, a differenza di ciò che fino ad allora era stato oggetto di rappresentazione poetica.

Sul livello formale vengono meno i legami logici tra le varie strofe.

•Lavandare 

•Il lampo

•Temporale

Il Fanciullino (1897)

Manifesto poetico di Pascoli (vedi poetica).

Poemetti (1897)

Raccolta dedicata alla sorella Maria; tema prevalente: la memoria; andamento narrativo.

Canti di Castelvecchio (1903)

Dedicati alla madre; riprende e approfondisce i temi e le soluzioni stilistiche di Myricae.

Poemi conviviali (1904)

Le opere della raccolta non trattano più di temi personali, ma vengono rievocati episodi e personaggi mitologici e dell’antichità.

Alexandros: Alessandro Magno, giunto alla sua ultima conquista, ai confini della terra, ne piange l'angustia, e rimpiange il sogno che ne ampliava infinitamente la grandezza. Creatura insoddisfatta, egli sente vivo l'anelito che lo esaltava e che gli brucia ancora dentro immenso come il suo sogno infranto dalla realtà, e perciò triste e infelice.

Così è la sorte sua e quella di tutti noi: sognare e inseguire la felicità e, una volta raggiunta la meta, l'attuarsi del sogno, sentire, l'amarezza della delusione, e l'accendersi di un nuovo e più grande desiderio.