Luigi Pirandello: la biografia

Pubblicato da: Daniela il 20/06/2016

Nasce nel 1867 ad Agrigento (Girgenti di allora) da un’agiata famiglia. Entrambi i genitori appartengono ad ambienti di fervidi sentimenti patriottici, viene dunque educato agli ideali e ai valori risorgimentali.

A dodici anni scrive una tragedia in cinque atti che rappresenta con sorelle e amici.

Nel 1887 si trasferisce a Roma e si dedica agli studi di filologia romanza. In questo periodo si colloca l’esordio letterario quando, nel 1889, pubblica una raccolta di poesie dal titolo Mal giocondo, cui seguiranno, negli anni, altre quattro raccolte poetiche. 

Nel 1889 si trasferisce a Bonn, a seguito di contrasti con un professore all’interno dell’Università. Qui si laureerà con una tesi in lingua tedesca sui dialetti greco-siculi.

Nel 1897, dopo il rientro a Roma, diviene insegnante di letteratura italiana presso l’Istituto Sup. di Magistero.

Nel 1898 pubblica la prima opera teatrale L’epilogo (ripubblicato poi col titolo La morsa) pubblicata sulla rivista “Ariel”.

Nel 1901 pubblica il primo romanzo L’esclusa, scritto una decina di anni prima.

Nel 1903 la famiglia subisce un grave dissesto finanziario (la frana di una solfara dove il padre di Pirandello aveva investito i propri averi e la dote della nuora). La moglie dello scrittore, già sofferente di disturbi nervosi, piomba in uno stato depressivo sempre più grave che sfocia nella pazzia.

I problemi famigliari e le gravi difficoltà economiche inducono lo scrittore a pensare al suicidio, ed è probabilmente a partire da questa dura esperienza che nasce uno dei romanzi più significativi del Novecento: Il fu Mattia Pascal (1904).

Nel 1910 comincia ad occuparsi di teatro e riscuote un notevole successo di pubblico.

Era intanto scoppiata la guerra e Pirandello, che si era schierato con gli interventisti, giudicando il conflitto una continuazione dei moti risorgimentali, vive un periodo di ansie per un figlio prigioniero in Germania e per l’ulteriore aggravarsi della malattia della moglie.

Dal 1917 al 1922 scrive le opere teatrali più innovative: Così è (se vi pare) del 1917, Sei personaggi in cerca d’autore del 1921 e Enrico IV del 1922.

Il teatro diventa il suo primo impiego e fonda la Compagnia del Teatro D’Arte.

Nel 1924 Pirandello aderisce al fascismo. La critica ha avanzato diverse interpretazioni di tale adesione, che non sembra consona al pensiero e al lavoro dello scrittore. Alcuni hanno pensato a ingenuità, altri a opportunismo nella ricerca di un appoggio politico per la diffusione del teatro italiano contemporaneo. Pirandello comunque apprezza del movimento fascista, almeno nelle sue prime fasi, l’apparente aspetto tendente all’anarchico, di violenta rottura rispetto alle convenzioni borghesi.

Nel 1934 riceve il premio Nobel.

Muore il 10 dicembre 1936, all’età di 69 anni, dopo essersi ammalato di polmonite.