Italo Svelo: la biografia
Nasce nel 1861 a Trieste, Impero austro-ungarico fino al 1918, da una famiglia ebrea, madre italiana e padre austriaco.
Italo Svevo è solo uno pseudonimo, il vero nome è Aron Hector Schmitz.
Il suo primo romanzo, Un Inetto, viene pubblicato a suo spese nel 1892 con il titolo Una Vita. L’opera non riscuote alcun successo passando inosservata da critica e pubblico.
Nel 1898, sempre a spese proprie, pubblica il secondo romanzo Senilità, anche questo accolto con indifferenza. Demoralizzato, decide di non scrivere più; un silenzio letterario che durerà fino al 1918.
Nel 1906 esigenze di lavoro lo portano in Inghilterra, dove comincia a studiare la lingua inglese. Per approfondire tale studio conoscerà James Joyce (non ancora diventato famoso) e tra i due nasce un’amicizia e reciproca stima letteraria.
Nello stesso periodo si avvicina alle opere di Sigmund Freud.
Nel 1923 pubblica a sue spese il suo terzo romanzo La coscienza di Zeno, iniziato nel 1919 e terminato nel 1922. E’ l’ennesimo insuccesso.
Si rivolge allora a Joyce, che, entusiasta del romanzo, lo sottopone alla critica europea. Intanto in Italia il romanzo giunge all’attenzione del giovane Eugenio Montale.
Il successo di Svevo viene decretato a livello italiano ed europeo dopo tante incomprensioni.
Muore nel settembre 1928, a 67 anni, a seguito di un incidente automobilistico.