Giuseppe Ungaretti: la biografia

Pubblicato da: Daniela il 20/06/2016

Nasce nel 1888 ad Alessandria d’Egitto da una famiglia di emigranti lucchesi. Resta in Egitto fino all’età di 24 anni, studiando in collegi di lingua francese. Sviluppa la propria formazione con l’assimilazione di esperienze culturali sia italiane che francesi.

Nel 1912 lascia l’Egitto e si stabilisce a Parigi per perfezionare gli studi. Frequenta gli ambienti dell’avanguardia, conoscendo Bergson, Picasso, Apollinaire. 

Allo scoppio della prima guerra mondiale, fervente interventista (auspicava l’intervento italiano in alleanza con la Francia), si arruolò come soldato semplice e fu mandato a combattere nel Carso.

Nel 1916 pubblica Il porto sepolto, in cui esprime chiaramente come l’esperienza della trincea rappresentò un momento fondamentale della sua formazione umana e artistica. 

Nel 1918 si stabilisce a Roma.

Nel 1919 pubblica Allegria di naufragi (comprendente anche la raccolta del 1916); a partire dall’edizione del 1931 il titolo verrà modificato in L’allegria.

Nel 1925 aderisce al fascismo.

Segue un periodo di numerosi viaggi all’estero come giornalista. Entra in contatto con l’ambiente culturale romano. E’ il periodo in cui compone le poesie che confluiranno nel volume Sentimento del tempo (1933).

Si trasferisce in Brasile, dopo aver ottenuto la cattedra di Letteratura italiana a San Paolo. Questo periodo fu funestato dalla morte del fratello nel 1937 e due anni dopo del figlio più piccolo, Antonietto; tragedia che trovò voce nella raccolta Il dolore del 1947.

Nel 1942, durante la guerra, torna in Italia avendo ottenuto la cattedra di Letteratura Moderna a Roma.

Seguirono altre raccolte poetiche: La terra promessa (1950), Un grido e paesaggi (1952), Il taccuino del vecchio (1960), Morte delle stagioni (1967), Dialogo (1968).

Muore il 1° giugno 1970, all’età di 82 anni.