Eugenio Montale: la biografia
Nasce il 12 ottobre 1896 a Genova da una famiglia dell’agiata borghesia. Viene avviato agli studi tecnici, diplomandosi presso l’istituto Vittorio Emanuele II, e inizia a lavorare presso gli uffici della ditta di prodotti chimici del padre. Frequenta però assiduamente le biblioteche dove forma il suo percorso letterario.
Nel 1917 partecipa alle operazioni di guerra.
Nel 1925 esce Ossi di Seppia. Nello stesso anno firma il Manifesto degli intellettuali antifascisti scritto da Benedetto Croce.
Nel 1927 ottiene un impiego a Firenze e poco dopo viene nominato direttore del Gabinetto scientifico-letterario Vieusseux (istituzione e circolo culturale a Palazzo Strozzi punto di incontro tra la cultura italiana e quella europea). Nello stesso anno conosce Drusilla Tanzi, moglie del critico d’arte Matteo Marangoni, che diventerà la sua compagna (si sposeranno solo nel 1962).
Nel 1938 viene allontanato dal Gabinetto Vieusseux perché rifiuta di iscriversi al Partito fascista. Si guadagnerà da vivere con un’intensa attività di traduttore e collaborazioni con riviste.
Nel 1939 esce le Occasioni, opera dedicata a Irma Brandeis, una studiosa americana di Dante e sua amante dal 1933 al 1938 anno della sua partenza per gli Stati Uniti.
Passa a Firenze gli anni dell’occupazione nazista. Si iscrive al Partito d’azione e ottiene un incarico culturale dal Comitato di Liberazione Nazionale della Toscana. Fonda con Bonsanti e Loria il quindicinale “Il Mondo”.
Nel 1948 si trasferisce a Milano dopo aver ottenuto l’incarico di redattore del “Corriere della Sera”. Il lavoro di giornalista toglie spazio alla scrittura poetica, e il suo terzo libro di poesie La bufera e altro, pubblicato nel 1956, contiene testi che risalgono nella maggior parte alla guerra o all’immediato dopoguerra.
La dolorosa perdita della moglie, nel 1963, lo spinge a riprendere la scrittura poetica. Il suo quarto libro Satura, sarà pubblicato nel 1971.
Nel 1967 riceve la nomina a senatore a vita dal Presidente della Repubblica Saragat e nel 1975 il premio Nobel per la letteratura.
La produzione poetica dell’ultimo periodo comprende: Diario del ’71 e del ’72 (1973), Quaderno di quattro anni (1977), Altri versi (1980).
Nel 1980 esce l’edizione critica della sua intera produzione L’opera in versi.
Muore a Milano il 12 settembre 1981, all’età di 85 anni.