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La società di massa
Pubblicato da: Daniela Calì il 21/07/2025
Continua a leggereLa società di massa TEST
La fine dell’800 fu segnata dalla nascita della società di massa. Gli elementi che la caratterizzarono furono: l’urbanizzazione, la crescita dei consumatori e conseguente abbandono della produzione per autoconsumo, il sistema di relazioni sociali che si avvale delle grandi istituzioni nazionali e non più delle piccole comunità.
L’aumento della produzione portò alla nascita delle catene di montaggio. L’ostilità si diffuse tra i lavoratori che si sentivano sp [...]
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Il socialismo
Pubblicato da: Daniela Calì il 21/07/2025
Continua a leggereLe organizzazioni sindacali di sto cazzo in culo
Negli ultimi anni dell’800, grazie all’impulso decisivo del movimento socialista, le organizzazioni dei lavoratori crebbero in numero e consistenza, contro i pregiudizi della dottrina liberista che vedeva nei sindacati un ostacolo alla libera contrattazione.
I partiti socialisti
Fino agli anni ’70-’80 del 1800 i movimenti socialisti erano confinati a piccole minoranze. Alla fine del secolo sorsero invece partiti socialisti che si organizza [...]
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I cattolici
Pubblicato da: Daniela Calì il 19/06/2016
Continua a leggereL’enciclica Rerum Novarum (1891)
Leone XIII favorì il riavvicinamento fra i cattolici e le classi dirigenti di quei paesi dove maggiore era la tensione fra Stato e Chiesa, incoraggiò la nascita di nuovi partiti cattolici e cercò di riqualificare la Chiesa in materia di questione sociale.
La Rerum Novarum ribadiva la condanna del socialismo e riaffermava l’ideale di concordia fra le classi, con il rispetto dei doveri spettanti alle parti sociali: degli operai erano la laboriosità, la fr [...]
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Il nuovo nazionalismo
Pubblicato da: Daniela Calì il 19/06/2016
Continua a leggereAlla fine dell’800 fu molto diffuso un ritorno a ideali nazionalisti e spiriti patriottici. Questo nuovo nazionalismo finì col legarsi alla lotta contro il socialismo e alla difesa dell’ordine sociale esistente, collegandosi spesso anche alle teorie razziste allora in voga.
Antisemitismo: odio razziale diffuso in tutta l’Europa dell’800 (Francia, Germania, Russia e paesi slavi).
Le radici si possono individuare nell’antisemitismo di carattere religioso espresso nel paganesimo, nel c [...]
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La crisi del positivismo
Pubblicato da: Daniela Calì il 19/06/2016
Continua a leggereA partire dalla fine dell’800, il modello interpretativo offerto dal positivismo apparve sempre più inadeguato non solo a spiegare i fenomeni politici, economici e sociali, ma anche a tener dietro all’evoluzione delle scienze. Non fu più accettato come una visione del mondo legata all’idea di un progresso necessario e costante, e si assisté alla nascita di nuove correnti irrazionalistiche e vitalistiche, diverse fra loro ma tutte convergenti nel ricondurre i meccanismi della conoscenza [...]
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Il nuovo sistema di alleanze
Pubblicato da: Daniela Calì il 19/06/2016
Continua a leggereIl periodo a cavallo tra ‘800 e ‘900 fu caratterizzato da grandi contraddizioni: crescita del commercio mondiale, ma anche di inasprimento delle tensioni internazionali; frenetico riarmo delle grandi potenze e di rinnovate spinte pacifiste; incessante progresso tecnologico e critica dissolvente nei confronti del progressismo ottocentesco.
Si costituirono due rappresentazioni contrapposte di quest’epoca: quella idilliaca e nostalgica di una sorta di età dell’oro, di progresso e spensi [...]
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La situazione in Francia
Pubblicato da: Daniela Calì il 19/06/2016
Continua a leggereLa Francia aveva compiuto sostanziali progressi sulla strada della democrazia. Tuttavia le istituzioni repubblicane era continuamente oggetto di contestazione da movimenti nazionalisti a sfondo militare, dalle organizzazioni clericali contro il laicismo della classe dirigente, dai sostenitori del tradizionalismo monarchico e dalle spinte antisemite non prive di componenti demagogiche (demagogia: azione politica che mira a guadagnare consenso facendo leva su sentimenti irrazionali o bisogni socia [...]
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Imperialismo e riforme in Gran Bretagna
Pubblicato da: Daniela Calì il 19/06/2016
Continua a leggereLa Gran Bretagna nel periodo a cavallo fra i due secoli, fu governata da una coalizione fra conservatori e liberali unionisti, che cercarono di conciliare l’imperialismo con una certa dose di riformismo sociale.
A mettere in crisi l’egemonia conservatrice fu la proposta di una tariffa imperiale comune a tutti i paesi facenti parte dell’impero. Alle elezioni del 1906 i liberali, che si erano opposti al progetto, ottennero un’ampia maggioranza e per la prima volta faceva il suo ingresso a [...]
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La Germania Guglielmina
Pubblicato da: Daniela Calì il 19/06/2016
Continua a leggereIl “nuovo corso” di Guglielmo II non segnò, al di là dell’allontanamento di Bismarck, un effettivo mutamento di indirizzi: la più aggressiva politica estera della Germania guglielmina rafforzava, anzi la tradizionale alleanza tra grande industria, aristocrazia terriera e vertici militari, e finiva con l’ottenere l’appoggio di tutte le forze politiche, socialdemocratici esclusi. La Spd confermava la sua grande forza, cui si accompagnava però un sostanziale isolamento.
Anche la soci [...]
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I conflitti di nazionalità in Austria-Ungheria
Pubblicato da: Daniela Calì il 19/06/2016
Continua a leggereL’impero asburgico vide aggravarsi il declino delineatosi a partire da 1848 e dovuto al ritardo nello sviluppo dell’economia e ai sempre più forti contrasti fra le diverse nazionalità.
Allo sviluppo gravitante attorno alla capitale Vienna, alla Boemia (Praga) e al porto commerciale di Trieste si contrapponeva l’arretratezza e la povertà del resto della popolazione, alimentata essenzialmente dall’agricoltura e ancora dominata dalla Chiesa e dai grandi proprietari.
I conflitti naziona [...]
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La Russia e la rivoluzione del 1905
Pubblicato da: Daniela Calì il 19/06/2016
Continua a leggereLa Russia era la sola potenza europea che si reggesse ancora su un sistema autocratico, nemmeno temperato da forme di limitato costituzionalismo simili a quelle vigenti in Germania e in Austria-Ungheria.
Ci fu però un primo tentativo di decollo industriale. La classe operaia russa però rimase concentrata in poche zone (la capitale Pietroburgo, Mosca, i distretti minerari degli Urali e la regione petrolifera di Baku sul Mar Caspio) e la Russia rimase isolata in un contesto sociale arretrato an [...]
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La situazione nei Balcani
Pubblicato da: Daniela Calì il 19/06/2016
Continua a leggereLa rivoluzione dei Giovani Turchi che volevano trasformare l’Impero ottomano in una moderna monarchia costituzionale, nel tentativo di gestire le popolazioni europee ancora sotto l’Impero, cercarono di attuare un ordinamento amministrativo centralistico ed ottennero l’effetto di accentuare le spinte indipendentiste dei Balcani e di accelerare la dissoluzione di quanto restava della presenza turca in Europa.
Di questa crisi approfittò subito l’Austria che, nel 1908, procedette all’ann [...]
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La crisi di fine secolo
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereCome Francia e Inghilterra, anche l’Italia fu teatro di una crisi politico-istituzionale volta all’evoluzione del regime liberale verso forme di più avanzata democrazia, che si concluse con l’affermazione delle forze progressiste.
Alla caduta di Crispi (1896), determinata dagli insuccessi coloniali, seguirono altri governi che tentarono di risolvere le tensioni politiche e sociali con una restrizione delle libertà, volti a colpire indiscriminatamente ogni forma di protesta.
La tensione [...]
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La svolta liberale
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereIl governo Saracco inaugurò una fase di distensione nella vita politica italiana, favorita dal buon andamento dell’economia e dall’atteggiamento del nuovo re, Vittorio Emanuele III, assai più aperto del padre nei confronti delle forze progressiste.
Il governo Saracco dovette dare le dimissioni nel 1901, per il comportamento incerto tenuto in occasione di un grande sciopero a Genova, e si insediò il governo Zanardelli (leader della sinistra liberale) che affidò il ministero degli Interni [...]
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I gioverni Giolitti
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggerePrimo Governo Giolitti (1892-1893)
Corrisponde alla prima vera disfatta del governo Crispi. Tale governo durò fino alla fine del 1893 quando Giolitti fu costretto a dimettersi. Tra le cause: il suo rifiuto nell’intervenire con la forza nelle proteste che attraversavano il paese; le voci che lo indicavano come propositore di una tassa progressiva sul reddito e lo scandalo della Banca Romana che gli valse le accuse di aver coperto irregolarità fiscali. Ritorna al governo Crispi, governo che t [...]
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Socialisti e cattolici
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereNel partito socialista che si era sempre caratterizzato per la politica di riforme con la collaborazione della borghesia, man mano che si delineavano i limiti del liberalismo giolittiano, si affermò una corrente rivoluzionaria che conquistò la guida del partito.
A seguito dello sciopero generale del 1904 si avvertì l’esigenza di un più stretto coordinamento nazionale che portò nel 1906 alla fondazione della Confederazione generale del lavoro (CGL).
I riformisti riassunsero quindi il con [...]
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Dall'attentato di Sarajevo alla guerra europea
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereIl 28 giugno 1914 uno studente bosniaco di nome Gavrilo Princip uccise l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria, mentre attraversava le vie di Sarajevo. L’attentatore faceva parte di un’organizzazione irredentista Serba.
Questo attentato terroristico mise in moto una serie di reazioni e controreazioni che avrebbero poi portato l’Europa al conflitto.
L’Austria inviò il suo ultimatum alla Serbia a luglio chiedendo la cessazione di ogni propaganda antiaustriaca, [...]
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1914-15: Dalla guerra di movimento alla guerra di usura
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereIn un primo momento la strategia tedesca riscosse notevoli successi, fino ai primi di settembre quando le truppe tedesche riuscirono ad avanzare fino a poche decine di chilometri da Parigi. Sul fronte orientale i tedeschi sconfiggevano i russi.
Poco dopo però le truppe francesi riuscirono a mettere a segno una controffensiva e obbligarono i tedeschi a indietreggiare. Con questo arresto della loro avanzata, i tedeschi videro sostanzialmente fallire il loro progetto di guerra.
Alla fine di nove [...]
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L'intervento dell'Italia
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereL’Italia entrò in guerra nel maggio 1915 schierandosi a fianco dell’Intesa contro l’Impero austro-ungarico.
Nell’agosto 1914 a guerra appena scoppiata, il governo Salandra dichiarò la neutralità dell’Italia, giustificando il carattere difensivo della Triplice Alleanza (l’Austria non era stata attaccata e non aveva consultato l’Italia prima di intraprendere l’azione contro la Serbia).
In alcuni settori politici però si spingeva per l’eventualità di entrare in guerra contr [...]
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1915-16: La grande strage
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereNel 1915-16 la guerra sui fronti francese e italiano si risolse in una immane carneficina senza che nessuno dei due schieramenti riuscisse a conseguire risultati significativi. In particolare le battaglie di Verdun e della Somme, due dei più spaventosi massacri della storia militare, provocarono un milione e mezzo di morti. Alterne furono le vicende sul fronte orientale dove gli Imperi centrali ottenere alcuni importanti successi (annientarono la Serbia e la Romania che era intervenuta).
La gu [...]
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1917: La svolta del conflitto
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereIn Russia, all’inizio di marzo, uno sciopero generale degli operai di Pietrogrado (nuovo nome assunto dalla capitale dopo l’estate ’14), si trasformò in un’imponente manifestazione politica contro il regime zarista. Quando i soldati rifiutarono di sparare sulla folla per riportare l’ordine, la sorte della monarchia fu segnata: lo zar abdicò il 15 marzo e pochi giorni dopo venne arrestato con l’intera famiglia reale. Si metteva così in moto un processo che avrebbe portato in breve [...]
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L'Italia e il disastro di Caporetto
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereAnche per l’Italia il ’17 fu l’anno più difficile della guerra. Nuove offensive sull’Isonzo ebbero risultati modesti e costi ancora più ingenti che in passato. Le manifestazioni di protesta nascevano sia tra i soldati sia tra la popolazione.
L’Austria approfittò della disponibilità di truppe provenienti dal fronte russo e inflisse un colpo decisivo all’Italia. Il 24 ottobre 1917 un’armata austriaca rinforzata da divisioni tedesche attaccò le linee italiane sull’alto Isonzo [...]
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1917-18: L'ultimo anno di guerra
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereNel novembre 1917 i bolscevichi presero il potere in Russia e il governo rivoluzionario di Lenin decise immediatamente di porre fine alla guerra. Per porre fine alla guerra (marzo 1918) dovette accettare le durissime condizioni dei tedeschi che comportavano la perdita di circa un quarto dei territori europei dell’Impero russo. Con la pace Lenin salvò il nuovo stato socialista dimostrando che era possibile trasformare la guerra imperialista in rivoluzione.
Per scongiurare la diffusione del di [...]
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I trattati di pace e la nuova carta d’Europa
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereParigi, reggia di Versailles, 1919. La conferenza di pace durò oltre un anno e mezzo, per trovare una soluzione che fosse sì democratica, ma anche punitiva nei confronti della Germania.
Dal punto di vista territoriale l’Alsazia-Lorena tornava alla Francia, la ricostituita Polonia e la trasformazione di Danzica in città libera (divisione della Germania dalla Prussia orientale).
Le pesanti clausole economiche e militari prevedevano che la Germania rifondesse i vincitori di danni subiti; fu [...]
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Il biennio rosso
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereIl dissesto economico europeo
Tutte le potenze europee uscirono dal conflitto con un grave dissesto finanziario.
Al contrario della piena libertà degli scambi auspicata nel programma di Wilson, si ebbe una ripresa di nazionalismo economico e di protezionismo doganale soprattutto dei nuovi Stati che volevano sviluppare una propria industria.
Il biennio rosso
Tra la fine del ’18 e la metà del ’20 il movimento operaio europeo fu protagonista di un’impetuosa avanzata politica che assunse [...]
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La situazione in Germania
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereIl Consiglio dei commissari del popolo
Già dalla firma dell’armistizio (11 novembre 1918) la Germania si trovava in una situazione tipicamente rivoluzionaria. Il governo legale era esercitato da un Consiglio dei commissari del popolo, composto da socialisti e presieduto da Ebert, ma nelle città i veri padroni della situazione erano i consigli degli operai e dei soldati.
La rivolta spartachista e la Repubblica dei Consigli
I socialdemocratici della Spd, organizzati ed efficienti, erano con [...]
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La situazione europea
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereLa situazione in Austria e Ungheria
Simile a quella della Germania fu la situazione in Austria, con la proclamazione della Repubblica, il governo socialdemocratico e il successivo prevalere del Partito cristiano-sociale.
In Ungheria i comunisti instaurarono una Repubblica sovietica che venne poco dopo stroncato anche grazie all’appoggio di Inghilterra e Francia, facendo cadere l’Ungheria sotto un regime autoritario sorretto dalla Chiesa e dai grandi proprietari terrieri.
La situazione in [...]
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I problemi del dopoguerra
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereGrande fermento della classe operaia tornata alla libertà sindacale infiammata dal mito della rivoluzione russa e grave dissesto finanziario.
In questo clima la classe dirigente liberale si trovò sempre più contestata ed isolata. Incapace di tener testa alla situazione perse l’egemonia indiscussa di cui aveva goduto fino ad allora e vennero favorite le forze cattoliche e socialiste estranee alla tradizione liberale e non compromesse dalle responsabilità della guerra.
I cattolici portaron [...]
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Il trattato di Versailles
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereLa delegazione italiana, guidata da Orlando e Sonnino, si presentò a Versailles con grandi speranze, dettate dal decisivo ruolo che l’Italia aveva avuto nella sconfitta degli imperi-centrali, ma ben presto ci si rese conto che il clima della conferenza di pace non era tra i più favorevoli: i nostri delegati, che si aspettavano, legittimamente, l’applicazione del trattato di Londra del 1915, si scontrarono contro l’ostruzionismo del presidente americano Wilson, poco propenso a riconoscere [...]
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Il biennio rosso in Italia
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereIn coincidenza con l’impresa fiumana, fra il 1919 e il 1920, l’Italia attraversò una fase di convulse agitazioni sociali soprattutto legate al continuo aumento dei prezzi. Lotta dei lavoratori operai e agricoli. Le lotte però rimanevano frammentate incapaci di creare un collegamento reciproco, le molte piccole rivoluzioni procedettero ognuna per proprio conto, a volte addirittura una contro l’altra.
Leghe bianche (associazioni contadine e operaie cattoliche): combattevano per lo svilupp [...]
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Un nuovo protagonista: il fascismo
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereL’occupazione delle fabbriche e la scissione di Livorno del Psi segnarono in Italia la fine del biennio rosso. La classe operaia iniziò ad accusare i colpi della crisi recessiva, oltre ad essere stremata da due anni di lotte.
In questo quadro si impose lo sviluppo del fascismo.
Il fascismo abbandonò l’originale programma radical-democratico e si orientò su strutture paramilitari (squadre d’azione) e puntò alla lotta spietata al socialismo, cavalcando l’ondata di riflusso antisocial [...]
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La conquista del potere
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereL’esito delle elezioni del 1921 mise fine al governo Giolitti che si dimise. Il suo successore, l’ex socialista, Ivanoe Bonomi, tentò di far uscire il paese dalla guerra civile favorendo una tregua tra le due parti.
Una tregua teorica si raggiunse nell’agosto 1921 con la firma di un patto di pacificazione tra socialisti e fascisti: consisteva in un impegno generico di rinuncia alla violenza da ambo le parti. I socialisti accettavano di sconfessare le formazioni degli Arditi del popolo, o [...]
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Verso lo statuto autoritario
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereUna volta al potere Mussolini alternava promesse di normalizzazione moderata a minacce di una seconda ondata rivoluzionaria, questo fu permesso anche dalla miopia di liberali e cattolici che lo appoggiarono anche quando fu evidente che il partito fascista prendeva una piega incompatibile coi principi liberali.
Nel dicembre 1922 fu istituito il Gran consiglio del fascismo che aveva il compito di indicare le linee generali della politica fascista e servire da raccordo tra partito e governo. Le sq [...]
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Sciopero generale e abdicazione dello Zar
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereAll’inizio del marzo 1917 (fine febbraio nel calendario russo) ci fu uno sciopero generale degli operai di Pietrogrado, che si trasformò in imponente manifestazione contro il regime zarista. I soldati si rifiutarono di sparare sulla folla per ristabilire l’ordine. Lo zar Nicola II abdicò poco dopo e venne arrestato.
L’esercito al fronte iniziò a disgregarsi e molti tornarono ai loro villaggi per partecipare alla probabile spartizione delle terre signorili. La Russia cessò di fornire q [...]
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Assalto bolscevico al Palazzo d'Inverno
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereA ottobre i bolscevichi decisero di rovesciare con la forza il governo. A capo dell’insurrezione ci fu Bronstein noto con lo pseudonimo Trotzkij.
Il 7 novembre (25 ottobre nel calendario russo) soldati rivoluzionari e guardie rosse (milizie operaie) circondarono e assaltarono Palazzo d’Inverno.
Mentre cadeva la resistenza del governo provvisorio, a Pietrogrado si riuniva il Congresso panrusso dei soviet (assemblea di tutti i delegati dei soviet) che approvava due decreti: quello per una pa [...]
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La guerra civile (1918-1921)
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereLe potenze dell’Intesa, ancora duramente coinvolte in guerra, videro il trattato di Brest-Litovsk come un tradimento e, preoccupate anche per un’eventuale diffusione della rivoluzione bolscevica, appoggiarono le forze antibolsceviche inviando contingenti stranieri che rafforzarono le Armate Bianche, che comprendevano ex ufficiali zaristi, alcuni contadini e monarchici.
Nel luglio del 1918, inoltre, la famiglia imperiale dei Romanov venne sterminata brutalmente, generando un senso di indigna [...]
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Comunismo di guerra e NEP
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereLa Terza Internazionale - Comintern
Agli inizi del 1919, Lenin realizzò il progetto di sostituire la vecchia Internazionale socialista come la nuova Internazionale comunista. Vennero fissate le condizioni per aderire al Comintern: i partiti aderenti avrebbero dovuto ispirarsi al modello bolscevico, cambiare il proprio nome in quello di Partito comunista, difendere la causa della Russia sovietica ed espellere le correnti riformiste.
Fra la fine del ’20 e l’inizio del ’21 venne raggiunto [...]
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La nascita dell'URSS
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereNel dicembre 1922 i congressi dei soviet delle singole repubbliche decisero di dar vita all’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche (URSS).
La nuova costituzione dell’Urss fu approvata nel 1924 e affidava il potere supremo al Congresso dei soviet dell’Unione. Di fatto il potere reale era nelle mani del Partito comunista che era organizzato secondo criteri di rigido centralismo.
Lo sforzo di trasformazione del paese intrapreso dopo la rivoluzione d’ottobre non riguardò solo le s [...]
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Gli Stati Uniti
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereLa prosperità statunitense
Il periodo post-bellico segnò per gli Stati Uniti l’inizio di un periodo di grande prosperità.
Gli Stati Uniti erano i primi produttori mondiali e i maggiori esportatori di capitali, avendo concesso cospicui prestiti ai loro alleati in Europa.
La prosperità americana però nascondeva forti squilibri sociali, la distribuzione dei redditi era fortemente sbilanciata. Furono introdotte leggi limitative per l’immigrazione, per impedire la contaminazione dei car [...]
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Le ripercussioni sull'Europa
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereTali sintomi e conseguenze si diffusero rapidamente in tutta l’Europa.
Solo nel 1933 l’economia europea cominciò a manifestare sintomi di miglioramento, ma il vero rilancio produttivo si ebbe solo alla fine degli anni ’30 con il riarmo e la guerra.
In Germania le conseguenze delle crisi si fecero sentire più che altrove, per via dello stretto legame di prestiti con gli Stati Uniti. La crisi mise in difficoltà il governo allora guidato dai socialdemocratici e nel marzo del 1930 la guid [...]
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Roosevelt e il New Deal
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereAlla fine del 1932 venne eletto presidente il democratico Franklin Delano Roosevelt che avviò nei primi mesi della sua presidenza (i cosiddetti cento giorni) il New Deal, caratterizzato da un più energico intervento dello Stato nei processi economici, secondo la teoria di Keynes.
La stessa strategia venne adottata, in misure diverse, anche dai governi europei.
La piena ripresa si ebbe solo con lo sviluppo della produzione bellica durante la seconda guerra mondiale.
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La perdita di fiducia nella democrazia e la nascita dei totalitarismi
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereGli anni ’30 furono caratterizzati dal progressivo declino dei sistemi democratici in favore di sistemi totalitari, che aspiravano a un’identificazione totale tra Stato e società.
I sistemi totalitari, dal nazismo, al fascismo, fino al stalinismo, furono tutti i grado di capire la società di massa e esercitare su di essa, soprattutto nei ceti medi, una forte attrazione e suscitando un forte senso di compattezza, sfruttando anche le nuove tecniche e i nuovi strumenti di informazione e di i [...]
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La Germania
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereLa Germania e il Partito nazionalsocialista come minoranza estremista
Prima della grande crisi il partito nazionalsocialista era un partito minoritario, con un programma estremista e guerrafondaio basato sulla superiorità della razza ariana, l’antisemitismo radicale verso un popolo senza patria considerato portatore del virus della dissoluzione morale, e sulla denuncia delle imposizioni del trattato di Versailles.
La svolta del Partito nazionalsocialista
Con la crisi del ’29, la maggiora [...]
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La Spagna
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereNel 1923 a seguito di un colpo di Stato, si era insediato alla guida semi-dittatoriale del paese, il generale Miguel Primo de Rivera con l’appoggio del sovrano Alfonso XIII. Nel 1930 Primo de Rivera fu costretto a dimettersi di fronte a una massiccia ondata di proteste popolari.
Democratici e repubblicani vinsero le elezioni del 1931, il re lasciò il paese e si formò così una Repubblica.
Si susseguono governi di sinistra, destra e nuovamente di sinistra con la vittoria del Fronte popolare [...]
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L'Unione Sovietica
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereL’industrializzazione forzata
Fra il ’27 e il ’28 Stalin decise di forzare i tempi dello sviluppo industriale e di porre fine all’esperienza della NEP: l’industrializzazione era un presupposto insostituibile della società socialista e Stalin era convinto che solo un deciso impulso all’industria pesante avrebbe reso l’Urss una grande potenza militare.
La fine della NEP e la campagna contro i Kulaki
Il primo ostacolo alla costruzione di un’economia totalmente collettivizzata e [...]
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Il nuovo assetto di alleanze europee
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereNell’ottobre ’33 la Germania si ritirò dalla Società delle Nazioni, dopo la conferenza internazionale di Ginevra dove si cercava di giungere a un accordo sulla limitazione degli armamenti.
Nel ’34 Mussolini sventò il tentativo nazista di annessione dell’Austria.
Nel ’35 Hitler reintrodusse la coscrizione obbligatoria, vietata dal trattato di Versailles. I rappresentati di Italia, Francia e Gran Bretagna si riunirono a Stresa per ribadire la validità dei patti di Locarno e riaffer [...]
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Il fascismo nella società
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereIl fascismo nella società
Caratteristica comune di tutti i regimi totalitari era quella di permeare la società, compattandola, istruendola e comunicando con essa attraverso tutti gli strumenti a disposizione.
Fu così anche nel caso del fascismo che si radicò nella società attraverso organizzazioni giovanili, l’educazione, organizzazioni universitarie e organizzazioni sportive e per il tempo libero.
Il ruolo della Chiesa e i Patti Lateranensi
In un paese però che si dichiarava al 99% [...]
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La politica economica
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereNei primi anni il fascismo adottò una linea liberista. Questa politica provocò però insieme all’incremento produttivo, un riaccendersi dell’inflazione e un forte deterioramento della lira. Nell’estate 1925 si cambiò linea e si passò al protezionismo e a un accentuato intervento statale nell’economia.
La battaglia del grano, iniziata nel 1925 e protrattasi lungo tutto il corso del regime, aveva come scopo il raggiungimento dell’autosufficienza nel settore dei cereali, con lo svi [...]
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La politica estera e la guerra d'Etiopia
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereFino al 1935 Mussolini rimase in buoni rapporti col resto delle potenze europee, anche per l’intervento nel ’34 che sventò l’annessione dell’Austria da parte della Germania e la partecipazione all’accordo di Stresa (che riaffermava i principi dell’Accordo di Locarno) nel 1935.
Le cose però cambiarono con la guerra d’Etiopia (’35-’36).
Le motivazioni che spinsero Mussolini a intraprendere l’impresa etiopica furono: dare sfogo alla vocazione imperiale del fascismo, vendican [...]
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La situazione dell'Italia fascista
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereL'opposizione silenziosa
La maggior parte degli oppositori del regime agivano in volontario silenzio sfruttando i ridotti spazi lasciati dal regime, purché non si trasformassero in centri di opposizione politica.
I liberali trovarono un importante punto di riferimento in Benedetto Croce, che era protetto dalla sua notorietà internazionale, ma fu anche lasciato proseguire la sua propaganda dal regime.
L’agitazione clandestina in patria era prerogativa delle opposizioni comuniste.
Gli altr [...]
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Le origini
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereLa falsa pace degli accordi di Monaco e le mire della Germania
Le democrazie occidentali si erano illuse, a Monaco, di aver placato la Germania con la cessione dei Sudeti.
In realtà, già dall’accordo di Monaco, Hitler aveva pronti i piani per l’occupazione della Boemia e della Moravia (parte più popolosa della Cecoslovacchia).
L’operazione scattò nel marzo 1939. La Slovacchia si proclamava indipendente con l’appoggio dei tedeschi e Hitler dava vita al protettorato di Boemia e Mora [...]
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La distruzione della Polonia e l'offensiva al nord
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereLa fine della Polonia
Le prime settimane di guerra furono sufficienti alla Germania per sbarazzarsi della Polonia grazie ad una guerra-lampo, basata sull’uso congiunto di aviazione forze corazzate.
A metà settembre le armate dei Reich già assediavano Varsavia; intanto i russi, in base alle clausole segrete del patto Molotov-Ribbentrop, si impadronivano delle regioni orientali del paese.
Il fronte occidentale
La Polonia non aveva ricevuto alcun aiuto dai suoi alleati e cessava di esistere [...]
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La caduta della Francia
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereL’offensiva tedesca sul fronte occidentale ebbe inizio il 10 maggio 1940 e si risolse in poche settimane con un nuovo travolgente successo, tale da far ritenere che il conflitto fosse prossimo a concludersi con la vittoria della Germania.
Gli errori dei francesi
I francesi contavano sulle fortificazioni della linea Maginot (una serie di fortificazioni sul confine tedesco che si estendevano dalla Svizzera al Lussemburgo), lasciando scoperto il confine con il Belgio e con il Lussemburgo. Come [...]
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L'Italia in guerra
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereL’Italia nel 1939 era stata colta di sorpresa dal precipitare della situazione. Allo scoppio della guerra proclamò la sua “non belligeranza”, giustificando la sua inadempienza al “patto d’acciaio” con l’impreparazione ad affrontare una guerra di lunga durata.
Un anno dopo però, quando ormai le sorti della guerra sembravano decise a favore della Germania, l’Italia accantonò le ultime esitazioni e il 10 giugno 1940 annunciò l’entrata in guerra dell’Italia.
La guerra paral [...]
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La battaglia d'Inghilterra e il fallimento della guerra italiana
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereChurchill e la resistenza inglese
Dal giugno 1940 l’Inghilterra era rimasta sola a combattere contro la Germania e i suoi alleati. Hitler sarebbe stato anche disposto a trattare, pur di vedersi riconosciute le sue conquiste. Salì però al governo il conservatore Winston Churchill, da sempre fautore di una linea intransigente contro le pretese hitleriane. L’obiettivo di Churchill era la vittoria a qualunque costo.
Dal luglio 1940 iniziò sui cieli della Gran Bretagna la prima grande battag [...]
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L'attacco all'Unione Sovietica e l'intervento degli Stati Uniti
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereAll’inizio dell’estate 1941, con l’attacco tedesco all’Unione Sovietica, la guerra entrò in una nuova fase.
Stalin si era illuso che la Germania non avrebbe mai aggredito la Russia prima di aver concluso la partita con l’Inghilterra, così quando il 22 giugno 1941 l’offensiva tedesca (operazione Barbarossa) scattò sul fronte dal Baltico al Mar Nero, i russi furono colti impreparati.
In due settimane le armate del Reich penetrarono in profondità nel territorio sovietico. Mussolin [...]
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Il "nuovo ordine". Resistenza e collaborazionismo
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereNella primavera estate del 1942 le potenze del patto tripartito raggiunsero la loro massima espansione territoriale. Il Giappone dominava su tutto il sud-est asiatico, vaste zone della Cina e su molte isole del Pacifico. In Europa le potenze dell’asse dominavano su quasi tutto il territorio.
Il dominio della nazione eletta
Sia la Germania che il Giappone cercarono di costruire nelle zone sotto il loro controllo un “nuovo ordine” basato sulla supremazia della nazione eletta e sulla rigi [...]
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1942-1943: La svolta della guerra
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereLe prime sconfitte giapponesi
Fra il 1942 e il 1943 l’andamento della guerra subì una svolta decisiva su tutti i fronti.
La spinta offensiva dei giapponesi fu fermata dagli americani, e il Giappone si limitò a difendere le posizione raggiunte all’inizio della guerra.
La guerra nell’atlantico
Tra la fine del 1942 e l’inizio del 1943 la supremazia sottomarina tedesca nell’Atlantico ebbe una battuta d’arresto anche grazie alle innovazioni tecnologiche dei convogli statunitensi che [...]
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L'Italia: la caduta del fascismo e l'armistizio
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereLa campagna d’Italia ebbe inizio il 12 giugno 1943 con la conquista alleata dell’isola di Pantelleria e successivamente con lo sbarco in Sicilia. La popolazione non oppose alcuna resistenza e spesso accolse gli alleati come liberatori.
La crisi del fascismo e gli scioperi del marzo ’43
Lo sbarco anglo-americano rappresentò il colpo di grazia per il regime fascista che, screditato da un’incredibile serie di insuccessi militari, vedeva già da tempo il moltiplicarsi al suo interno i seg [...]
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L'Italia: guerra civile, resistenza, liberazione
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereA partire dall’autunno ’43 l’Italia era divisa in due entità statali distinte e in guerra tra loro. Al sud il vecchio Stato monarchico sopravviveva sotto il controllo alleato; mentre al nord il fascismo risorgeva dalle sue ceneri sotto la protezione degli occupanti nazisti.
La Repubblica Sociale
Il 12 settembre 1943 Mussolini veniva liberato da un gruppo di aviatori e paracadutisti tedeschi.
Pochi giorni dopo annunciò l’intenzione di dar vita a un nuovo Stato fascista: la Repubblica [...]
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La sconfitta della Germania
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereL’avanzata dell’Armata Rossa
Fra il 1943 e il 1944, mentre gli anglo-americani erano impegnati nella lunga campagna d’Italia, i sovietici riprendevano l’iniziativa su tutto il fronte orientale.
L’Armata Rossa iniziò una lenta ma inarrestabile avanzata che si sarebbe conclusa solo a maggio ’45 con la conquista di Berlino.
Nella conferenza di Teheran (novembre – dicembre 1943) Stalin ottenne da Roosevelt e Churchill l’impegno per uno sbarco in forze sulle coste francesi.
Lo sb [...]
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La sconfitta del Giappone e la bomba atomica
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereL’offensiva americana nel Pacifico
A partire dal ’43 agli Stati Uniti avevano iniziato una lenta riconquista delle posizioni perdute nel Pacifico. Nell’estate ’45 gli alleati, liberi da impegni bellici in Europa, erano pronti a portare l’attacco nel territorio nemico. Il Giappone rifiutava di arrendersi.
La bomba atomica
Fu a questo punto che il nuovo presidente americano Harry Truman (Roosevelt era morto il 12 aprile 1945) decise di impiegare contro il Giappone la nuova arma “t [...]
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Le conseguenze della seconda guerra mondiale
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereAlla crisi di tutte le potenze europee, incapaci di mantenere i loro imperi coloniali, si affiancarono le due nuove superpotenze indiscusse: Stati Uniti e Urss.
Il messaggio americano era quello dell’espansione della democrazia liberale, in regime di pluralismo politico, di concorrenza economica e di ampia libertà personale, in base a un’etica del successo a sfondo individualistico.
Il messaggio sovietico invece era quello della trasformazione dei vecchi assetti politico-sociali in nome [...]
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Le Nazioni Unite e il nuovo ordine economico
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereLa creazione dell’Onu (1945), al posto della vecchia e screditata società delle nazioni, rappresentò il risultato più importante nel tentativo di dare vita a un nuovo ordine internazionale capace di scongiurare nuovi conflitti.
La creazione del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale (Accordi di Bretton Woods 1944), gli accordi commerciali Gatt (un sistema libero-scambista 1947), il primato del dollaro come valuta internazionale furono gli strumenti della ripresa economica oc [...]
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La fine della grande alleanza
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereRoosevelt era convinto di poter mantenere aperto il dialogo con l’Urss. La presenza sovietica nei paesi danubiani e balcanici non poteva essere scalzata senza andare incontro a un altro conflitto. Roosevelt mirava a mantenere un equilibrio tra USA e Urss, lasciando a quest’ultima l’influenza sui paesi dell’Europa orientale, giungendo quindi a un compromesso.
L’avvento di Harry Truman nel ’45 coincise con un brusco cambiamento del clima e con un generale irrigidimento americano nei c [...]
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La divisione dell'Europa
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereL’Urss nell’estate ’46 non volle ritirare le truppe inviate in Iran e chiese alla Turchia, che rifiutò, nuove basi militari e nuove condizioni per l’accesso agli stretti. Entrambi i paesi erano sotto l’influenza della Gran Bretagna che però si ritirò dichiarando di non poter far fronte a nuovi impegni militari.
Subentrarono gli Stati Uniti che inviarono una flotta nel Mar Egeo e indussero Stalin a rinunciare alle sue richieste.
La dottrina Truman
Fu questa la prima applicazione [...]
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L'Unione Sovietica e le democrazie popolari
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereIn Urss si ebbe nel dopoguerra un’accentuazione dei caratteri autoritari del regime. La ricostruzione economica avvenne rapidamente, privilegiando l’industria pesante e comprimendo i consumi della popolazione. L’Urss diventò una grande potenza militare, dotandosi anch’essa della bomba atomica. La ricostruzione avvenne anche grazie a massicce riparazioni imposte ai paesi dell’Est ex nemici.
Tutti questi paesi furono trasformati nella seconda metà degli anni ’40, in satelliti dell [...]
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Gli Stati Uniti e l'Europa occidentale negli anni della ricostruzione
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereNegli Stati Uniti si esaurì, durante la presidenza Truman, la spinta progressista del New Deal e si diffuse, nei primi anni ’50, una campagna anticomunista il cui protagonista fu il senatore McCarthy.
L’Europa occidentale, nell’immediato dopoguerra, fu attraversata da una forte spinta riformista.
Il caso più emblematico fu quello dell’Inghilterra, dove nel ’45-51 i laburisti attuarono un vasto programma di riforme sociali che segnava la nascita del Welfare State (che aveva l’ [...]
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L'Asia
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereLa rinascita del Giappone
Un altro miracolo economico fu quello del Giappone, dove gli Stati Uniti imposero una trasformazione in senso democratico-parlamentare senza tuttavia intaccare il potere delle grandi concentrazioni industriali. Negli anni successivi il Giappone si affermò come una della maggiori potenze economiche mondiali.
La rivoluzione comunista in Cina e la Guerra di Corea ('50-53)
La vittoria dei comunisti di Mao Tse-Tung sui nazionalisti e la fondazione della Repubblica popola [...]
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Guerra fredda e ricostruzione pacifica
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereCon la fine della presidenza Truman (novembre ’52) e con la morte di Stalin (marzo ’53), la guerra fredda perse i suoi maggiori protagonisti e il confronto fra blocco occidentale e blocco sovietico cominciò ad assumere nuove forme.
Negli Stati Uniti la nuova amministrazione repubblicana guidata dal generale Eisenhower pareva accentuare l’atteggiamento di sfida globale nei confronti del’Urss. Gli anni ’53-54 segnarono uno dei periodi di più acuta tensione internazionale dall’iniz [...]
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1956: la destalinizzazione e la crisi ungherese
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereNel febbraio ’56, nel corso del XX congresso del Pcus, il leader sovietico Kruscev fece una clamorosa denuncia dei crimini di Stalin (rapporto Kruscev). Il processo di “destalinizzazione” avviato in Urss alimentò nei paesi dell’Europa dell’Est la speranza di un allentamento del controllo sovietico.
Diffusi movimenti di protesta si verificarono in Polonia (giugno-ottobre ’56) e in Ungheria (ottobre-novembre). Mentre le agitazioni polacche portarono a una cauta liberalizzazione, l’ [...]
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L'Europa occidentale
Pubblicato da: Daniela Calì il 20/06/2016
Continua a leggereL'Europa occidentale e il mercato comune
Negli anni ’50 e ’60, mentre l’economia britannica visse un lungo e prolungato ristagno, in tutti i paesi dell’Europa occidentale si verificò una crescita economica sostenuta. Rapida fu soprattutto la ripresa della Germania favorita anche da una notevole stabilità politica.
Il definitivo ridimensionamento politico dell’Europa, conseguenza del conflitto mondiale, favorì l’integrazione economica dei vari Stati, dapprima con la Comunità e [...]
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I cattolici
Pubblicato da: Daniela Calì il 21/07/2025
Continua a leggereL’enciclica Rerum Novarum (1891)
Leone XIII favorì il riavvicinamento fra i cattolici e le classi dirigenti di quei paesi dove maggiore era la tensione fra Stato e Chiesa, incoraggiò la nascita di nuovi partiti cattolici e cercò di riqualificare la Chiesa in materia di questione sociale.
La Rerum Novarum ribadiva la condanna del socialismo e riaffermava l’ideale di concordia fra le classi, con il rispetto dei doveri spettanti alle parti sociali: degli operai erano la laboriosità, la frug [...]
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I cattolici
Pubblicato da: Daniela Calì il 21/07/2025
Continua a leggereL’enciclica Rerum Novarum (1891)
Leone XIII favorì il riavvicinamento fra i cattolici e le classi dirigenti di quei paesi dove maggiore era la tensione fra Stato e Chiesa, incoraggiò la nascita di nuovi partiti cattolici e cercò di riqualificare la Chiesa in materia di questione sociale.
La Rerum Novarum ribadiva la condanna del socialismo e riaffermava l’ideale di concordia fra le classi, con il rispetto dei doveri spettanti alle parti sociali: degli operai erano la laboriosità, la frug [...]