La sconfitta della Germania

Pubblicato da: Daniela il 20/06/2016

L’avanzata dell’Armata Rossa

Fra il 1943 e il 1944, mentre gli anglo-americani erano impegnati nella lunga campagna d’Italia, i sovietici riprendevano l’iniziativa su tutto il fronte orientale.

L’Armata Rossa iniziò una lenta ma inarrestabile avanzata che si sarebbe conclusa solo a maggio ’45 con la conquista di Berlino.

Nella conferenza di Teheran (novembre – dicembre 1943) Stalin ottenne da Roosevelt e Churchill l’impegno per uno sbarco in forze sulle coste francesi.

Lo sbarco in Normandia e la liberazione della Francia

Il 6 giugno 1944 iniziò l’operazione Overlord. Nonostante l’accanita resistenza tedesca, gli alleati riuscirono a far sbarcare, nelle successive quattro settimane, oltre un milione e mezzo di uomini. In settembre la Francia era quasi completamente liberata. L’offensiva alleata però si arrestò su una linea molto vicina al confine del ’39.

L’intransigenza di Hitler

Tutti gli alleati della Germania ormai erano crollati, i territorio tedesco era costantemente bombardato dall’aviazione alleata, eppure Hitler rifiutava ogni ipotesi di resa.  Hitler sperava in un’improvvisa rottura dell’innaturale alleanza fra Urss e le democrazie occidentali.

Nonostante l’accesa concorrenzialità che si manifestava all’interno della grande alleanza, anglo-americani e sovietici continuarono a tener fede agli impegni già assunti e a cerca accordi globali per la sistemazione dell’Europa postbellica. 

Nella conferenza di Mosca (ottobre ’44), Churchill e Stalin abbozzarono una divisione in sfere di influenza dei paesi balcanici (Romania e Bulgaria all’Urss, Grecia alla Gran Bretagna, situazione di equilibrio in Jugoslavia e Ungheria) che, in contrasto con le proclamazioni della Carta atlantica, non teneva in alcun conto la volontà dei popoli interessati.

La conferenza di Yalta

I tre grandi tornarono a incontrarsi a Yalta (Penisola di Crimea, sul mar Nero, in Ucraina) nel febbraio 1945. Fu stabilito che la Germania sarebbe stata divisa in quattro zone di occupazione e sottoposta a radicali misure di denazificazione; che i popoli dei paesi liberati avrebbero potuto esprimersi mediante libere elezioni; che in Polonia il governo sarebbe dovuto nascere da un accordo fra la componente comunista e quella filo-occidentale. In cambio delle assicurazioni ottenute, l’Urss si impegnò a entrare in guerra contro il Giappone.

L’ultima offensiva degli alleati

Mentre si teneva la conferenza di Yalta la Germania veniva attaccata dagli alleati da tutti i fronti.

L’insurrezione nell’Italia settentrionale

In aprile crollava anche il fronte italiano. Il 25 aprile 1945 il Cln lanciava l’ordine dell’insurrezione generale contro il nemico in ritirata. Mussolini fu catturato e fucilato dai partigiani il 28 aprile e impiccato per i piedi ed esposto in piazzale Loreto a Milano.

La morte di Hitler e la resa tedesca

Il 30 aprile, mentre i russi stavano entrando a Berlino, Hitler si suicidò, lasciando la presidenza del Reich all’ammiraglio Karl Donitz che offrì subito la resa agli alleati. Il 7 maggio 1945 a Reims, fu firmato l’atto di capitolazione delle forze armate tedesche. Le ostilità cessarono nella notte fra l’8 e il 9 maggio.