La caduta della Francia
L’offensiva tedesca sul fronte occidentale ebbe inizio il 10 maggio 1940 e si risolse in poche settimane con un nuovo travolgente successo, tale da far ritenere che il conflitto fosse prossimo a concludersi con la vittoria della Germania.
Gli errori dei francesi
I francesi contavano sulle fortificazioni della linea Maginot (una serie di fortificazioni sul confine tedesco che si estendevano dalla Svizzera al Lussemburgo), lasciando scoperto il confine con il Belgio e con il Lussemburgo. Come già accaduto nel 1914 i tedeschi iniziarono l’attacco proprio violando la neutralità dei piccoli Stati confinati (Belgio, Olanda e Lussemburgo).
Fra il 12 e il 15 maggio i reparti corazzati tedeschi sfondarono le linee nemiche nei pressi di Sedan. Le truppe tedesche dilagarono in pianura e puntarono verso il mare, chiudendo in una sacca molti reparti francesi e belgi e l’intero corpo di spedizione inglese, appena sbarcato sul continente.
L’armistizio
Il 14 giugno i tedeschi entravano a Parigi. Il governo Reynaud, fautore di una resistenza a oltranza, fu costretto a dimettersi. Divenne presidente del Consiglio l’ottantacinquenne maresciallo Philippe Petain, da tempo schierato su posizioni di destra, che aprì le trattative per l’armistizio.
In base all’armistizio il governo, che stabilì la sua sede nella cittadina termale di Vichy, conservava la sua sovranità su una zona corrispondente grosso modo alla metà centro-meridionale del paese, oltre che sulle colonie. Il resto della Francia restava sotto l’occupazione tedesca.
Finiva così la Terza Repubblica. Ci fu un ritorno alle tradizioni dell’ancien regime: culto dell’autorità, difesa della religione e della famiglia, esaltazione retorica della piccola proprietà e del lavoro nei campi, organizzazione sociale di stampo corporativo. Il regime di Vichy si ridusse al rango di Stato-satellite della Germania Hitleriana.
Ogni rapporto con la Gran Bretagna fu interrotto dopo che a luglio la flotta francese in Algeria, fu attaccata e distrutta da quella inglese per evitare che cadesse in mano ai tedeschi.