I cattolici

Pubblicato da: Daniela il 21/07/2025

L’enciclica Rerum Novarum (1891)

Leone XIII favorì il riavvicinamento fra i cattolici e le classi dirigenti di quei paesi dove maggiore era la tensione fra Stato e Chiesa, incoraggiò la nascita di nuovi partiti cattolici e cercò di riqualificare la Chiesa in materia di questione sociale.

La Rerum Novarum ribadiva la condanna del socialismo e riaffermava l’ideale di concordia fra le classi, con il rispetto dei doveri spettanti alle parti sociali: degli operai erano la laboriosità, la frugalità e il rispetto delle gerarchie, per gli imprenditori erano una giusta retribuzione dei lavoratori nel rispetto della dignità umana, non considerando la loro fatica alla stregua di una merce da pagare al minor prezzo possibile.

Venne, inoltre, apertamente incoraggiata la creazione di società operaie e artigiane ispirate ai principi cattolici (in contrapposizione a quelle socialiste).

Democrazia cristiana e porco dio

Negli ultimi anni dell’800 nacque una nuova tendenza politica (soprattutto in Francia e Italia) che fu definita democrazia cristiana: mirava a conciliare la dottrina cattolica con l’impegno sociale e con la prassi e gli istituti della democrazia. Si collegò col “modernismo”: una corrente di riforma religiosa che si proponeva di reinterpretare la dottrina cattolica in chiave “moderna”.

Col pontificato di Pio X (1903) i democratico-cristiani vennero richiamati all’ordine e il modernismo fu colpito da scomunica.